UBUD: Appunti di Viaggio
Ubud, situato a 50 km dalla capitale Denpasar, è il cuore culturale dell’Isola di Bali.
Caratterizzata da strade poco asfaltate e quartieri pittoreschi, risulta essere una tappa d’obbligo per chi decide di fare un viaggio a Bali.
Ecco cosa, secondo me, non bisogna perdere:
1. AFFITTARE UN MOTORINO
Il motorino è il mezzo più comodo per spostarsi attraverso i vicoli ed il traffico della cittadina, non dimentichiamo oltretutto che a Bali si guida a sinistra.
Vi consiglio vivamente di portare con voi un K-way, è facile imbattersi in qualche acquazzone volante, in media durano dai 5 ai 10 minuti, ma bisogna valutare sempre il periodo in cui si decide di intraprendere il viaggio.
Importante: la legge prevede la patente internazionale, a noi non è stata richiesta e siamo stati fortunati, ma è comunque consigliabile soprattutto nel caso in cui si presentino problematiche come posti di blocco o incidenti.
Detto questo, In marcia!
2. PASSEGGIARE TRA LE RISAIE DI TAGALALANG e JATILUWIH
Tutti noi abbiamo visto in qualche foto oppure sentito parlare, almeno una volta, delle famose risaie di Bali; Tagalalang dista a soli 1o km dalla cittadina.
Arrivati sul posto, potrete godere di un’ottima bevanda fresca ed di un meravigliosa vista, affacciandovi dai balconi del piccolo Bar che è adiacente alle risaie.

Mentre, se si ha tempo a disposizione, ci si può addentrare verso le montagne per giungere alle famosissime risaie di Jatiluwih, luogo dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO e il cui nome significa “davvero incantevole”.
3. ASSISTERE AD UNA DANZA BALINESE
La danza balinese è uno spettacolo per gli occhi e per le orecchie. Ubud è pieno di teatri dove poter assistere a questo meraviglioso spettacolo, noi andammo al Sahadewa Theatre.
L’eleganza di queste danzatrici, impreziosite da un make up e vestiti coloratissimi, risulta quasi ipnotico. I movimenti armoniosi e gli sguardi riescono a trasmettere gli stati d’animo dei personaggi iterpretati, rendendo facile la comprensione dell’evoluzione della trama.
Le Danze più diffuse sono: la Danza Barong e la Danza Kecak.
La Danza Barong o “del leone” è un ballo tradizionale che narra la lotta tra il bene e il male, dove i danzatori portano spaventose maschere da leoni.
Barong fa parte della mitologia balinese ed è il capo degli spiriti buoni, nemico di Rangda la regina dei demoni.
La Danza Kecak o ” danza delle scimmie” è caratterizzata dalla mancaza di musica, al suo posto ci sono circa 70 uomini ( dipende dalla spazio disponibile in teatro ) che cantano ininterrottamente mentre i ballerini danzano, narrando la storia fatta di mostri, fuoco e amore.

4. VISITA AI TEMPLI
Prendete una mappa dettagliata tipo questa:

Come potete ben vedere, Bali è piane di meravigliosi templi quindi potete procedere in due modi:
- Consultare il web, prendendo appunti da articoli su tour e sbirciando poi le foto per decidere dove andare.
- Andare a naso, scegliere magari i più vicini alla vostra posizione e redigere un piccolo itinerario.
Qualsiasi tempio voi scegliate, ne rimarrete sicuramente affascinati.
Personalmente, vi consiglio di inserire ASSOLUTAMENTE
- Ulun Danu Bratan
Chi di voi non ha in mente l’immagine di quel meraviglioso tempio balese sul lago, circondato dalle montagne, avvolte sommerso dal sole ed avvolte avvolto dalla nebbia che scende leggera con l’arrivo della sera?
Già, è proprio lui! Dedicato alla dea dell’acqua Dewi Danu è uno dei tempi più suggestivi di Bali.

- Tirta Empul
Situato al centro di Bali a pochi passi da Ubud, è uno dei più antichi e sacri tempi di Bali, attraverso la sua struttura scorre una sorgente sacra dove i balinesi si immergono per poter per purificare lo spirito. Incredibile quanto si senta la sacralità all’interno di un luogo simile; mentre percorri l’ingresso principale per arrivare alle fonti, l’odore di incenso ti avvolge rilasciando in te un senso di serenità e l’aria che respiri ti rende leggera.
Arrivati alle piscine, vedrete uomini , donne e bambini immergersi in silenzio religioso in queste sacre piscine bagnandosi la testa sotto le sorgenti.

( Se volete qualche informazione in più in merito all’Induismo Balinese cliccate qui.)
5. SACRED MONKEY FOREST SANCTUARY
Nel villaggio di Padangtegal a pochi passi da Ubud, sorge la Foresta Sacra delle Scimmie, una tappa obbligatoria per chi vuole vivere un esperienza davvero particolare.
Si tratta infatti di un’oasi all’interno della cittadina, una porzione delimitata di foresta pluviale in cui vivono in completa libertà centinaia di macachi balinesi dalla coda lunga. Disseminata di molteplici templi che sembrano quasi aggrovigliarsi agli alberi che si immergono in piccoli corsi d’acqua, questo luogo sembra uscito direttamente da un film d’avventura!
AVVERTENZE: Prima di entrare nella Monkey Forest è preferibile tenere cellulari, occhiali da sole ed oggetti vari ben serrati nelle tasche! Le scimmie sono libere e girano tranquillamente per l’area e molto spesso infilano le manine in tasche e zaini! Nel caso in cui verrete “derubati” mi raccomando avvertite immediatamente i guardiani, saranno loro a recuperare i vostri oggetti!



Ho amato Ubud, li è rimasto un pezzo di cuore, quando l’ho salutata per continuare il mio viaggio indonesiano, mi sono promessa che prima o poi sarei tornata. Ha lasciato dentro di me uno stato di pienezza, di leggerezza dell’anima; è riuscita a farmi trovare quell’equilibrio che tanto cercavo! Ha risposto alle mie domande e non volendo è stato l’occhio che mi ha dato la possibilità di vedere il mondo sotto un’altro punto di vista.
Fate proprio tutto ciò che vi offre, come un anziano che dona piccole perle di saggezza ai più piccoli per rendere migliore il loro approccio con la vita.
- Vuoi scoprire altri luoghi da sogno vicino casa? Ti invito a leggere Il Viaggio incantato fatto all’Isola di Skye in Scozia