
L’Islanda è uno stato mentale
Mi sono sempre domandata cosa avesse l’Islanda che mi attirasse così tanto.
Mi sono sempre detta che prima o poi avrei scritto qualcosa su quella piccola isola ma non sapevo mai da dove cominciare .
In realtà tutto ciò che buttavo giù nero su bianco non mi piaceva.
Era come se non gli desse la giusta importanza.
Una lista di cose da fare, una lista di posti da vedere; scrivere un itinerario non basta.
L’Islanda non è una semplice meta da segnare su una X dopo averla visitata.
L’Islanda è uno stato mentale.
Sono al pc con i Sigur Rós alle orecchie.
Se non li conosci e ti piace il post rock, ti consiglio assolutamente di dedicargli qualche minuto perché ne vale veramente la pena.
A parte la piccola parentesi musicale che trovavo obbligatoria fare, posso dirti che se vai una volta in Islanda; sentirai di tornarci 5 10 100 volte, e mai ti basterà.
Probabilmente ti starai dicendo:
“ ma questa è matta, spendere tutti quei soldi per tornare nello stresso posto?”
Percorri prima la Ring Road e poi ne riparleremo.
Ecco, adesso sto ascoltando la grandissima Bjork, artista eclettica islandese ed orgoglio nazionale.
Come ti dicevo, l’Islanda è uno stato mentale.
Quando si parla di quest’isola per la stragrande delle persone viene subito in mente l’Aurora Boreale ma attenzione, l’Islanda è molto di più.
L’ Islanda è imperturbabilità, è musica, è potenza.
L’Attidudine della persona all’ imperturbabilità dell’anima, malgrado sia soggetta giornalmente a continue correnti, vento e condizioni atmosferiche avverse, tutto questo non la scalfisce.
E’ musica
Perché quando attraversi quelle stradine o scopri scorci nascosti dietro una case che a malapena si vede, dentro di te la senti.

Senti i suoi suoni, lo scroscio delle cascatelle, del vento tra i capelli, dei ghiacci che si staccano e cadono nelle lagune facendo un tonfo da far rabbrividire anche il più impassibile.
La senti attraverso il nitrito dei cavallini che incontri lungo la strada, con quelle frangette foltissime, e vengono li a chiederti qualche zuccherino.
La senti nel silenzio assoluto durante le lunghe notti passate ad attendere l’arrivo dell’ Aurora e poi quando arriva, la senti nell’accelerazione dei battiti del tuo cuore
Che man mano aumentano quasi volesse esplodere per l’emozione.

E poi la senti, nella tua macchina, mentre la radio passa una qualche musica sconosciuta ma che in quel momento è la giusta colonna sonora.
Attraversi praterie di color verde smeraldo, colline di lava, costeggi le montagne nere fatte di basalto o i ghiacciai azzurri.
In Islanda ogni 5 chilometri il paesaggio cambia.
E ti senti inondato dalla meraviglia, non sai dove guardare, ti fermeresti ogni 2 minuti per scattare una foto.
E poi la potenza.
Ne vogliamo parlare?
I Geysir, questa enorme caldera che ormai non si sa più da quanti anni è lì a stupire i suoi spettatori, esplodendo in una colonna d’acqua e bagnando chi gli sta intorno.
Le cascate, dimmi, quanto sei stato vicino ad una cascata da sentire come se l’acqua ti scorresse nelle vene?
In Islanda le cascate sono di una potenza unica, imponenti, ipnotiche.
Passeresti ore vicino a Skogafoss o Seljalandsfoss, ipnotizzato come fosse un quadro di Monet.

E per ultimo ma non meno importante, il meteo, quest’arma a doppio taglio che ogni tanto, come se fosse una bambina dispettosa, l’Islanda tira fuori.
Perché?
Perché il meteo in Islanda non lo puoi prevedere, è talmente tanto ribelle che da un momento o l’altro può ribaltare tutti i tuoi programmi di viaggio, facendoti, se ti va bene, indietreggiare sui tuoi passi.
Ma lo devi lasciar fare perché come dicono gli islandesi
“ Se non ti piace il meteo, aspetta 5 minuti”
E quindi aspetti, non sapendo cosa fare, ti lasci guidare dalle decisioni di madre natura.
Accetti di far parte di un macrocosmo e ti godi il paesaggio che ti si propone davanti.

L’Islanda è uno stato mentale.
Come quando sei nella tua stanza, in solitudine e ti senti bene.
Magari stai leggendo un libro e fuori piove.
Il suono della pioggia ti fa compagnia.
Poi ad un tratto un’idea brillante, un’illuminazione, una risposta ti colpisce.
Si accende una lampadina ed il meccanismo comincia a girare come una trottola, hai trovato ciò che stavi cercando.
E sei felice.
Ecco l’Islanda è tutto questo.
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